Durante la notte sono arrivati i primi aiuti nella zona colpita dal terremoto, una regione montuosa isolata tra le province di Gansu e Qinghai.
Il sisma – con epicentro a 12 chilometri di profondità – ha provocato danni alle linee elettriche e idriche.
Sono iniziate le operazioni di ricerca e salvataggio nel Gansu, dopo 15 ore il disastro che ha colpito una zona remota e montuosa vicino al confine tra le province di Gansu e Qinghair.
Nel Gansu 115 persone sono state trovate morte e 784 sono rimaste ferite, mentre al momento non si segnalano scomparsi. Il vicino Qinghai ha visto il bilancio delle vittime salire a 22 con 198 feriti e 12 dispersi. Nel Gansu più di 207.000 case sono state distrutte e quasi 15.000 sono crollate, colpendo più di 145.000 persone.
Le persone intrappolate sotto le macerie ed esposte a temperature prolungate di meno 10 gradi Celsius corrono il rischio di una rapida ipotermia e potrebbero essere in grado di vivere solo dalle cinque alle dieci ore anche se illese, hanno riferito i media locali.
“Quando sono stati ritrovati sarebbero morti; anche 24 ore sono già troppe. La temperatura esterna è inferiore a meno 10°C”, ha riferito un utente.
Il terremoto è stato il più mortale in Cina almeno dal 2014, quando morirono più di 600 persone nella provincia sud-occidentale dello Yunnan.
L’US Geological Survey ha riferito che il terremoto di magnitudo 5.9 di lunedì notte ha colpito a una profondità ridotta alle 23:59 ora locale (15:59 GMT) con un epicentro a circa 100 chilometri (60 miglia) dalla capitale provinciale del Gansu, Lanzhou.
L’agenzia di stampa statale cinese Xinhua ha riferito che la magnitudo del terremoto è stata pari a 6,2 e ha affermato che la scossa è stata avvertita fino alla città principale di Xi’an, a circa 570 chilometri (350 miglia) di distanza.
Sono seguite dozzine di scosse di assestamento più piccole e le autorità hanno avvertito che nei prossimi giorni sarebbero possibili scosse di magnitudo superiore a 5.0. Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto “sforzi a tutto campo” mentre le operazioni di ricerca e salvataggio sono iniziate martedì mattina.
Secondo la CCTV, le temperature sono sotto lo zero nella zona ad alta quota e i soccorritori dovrebbero stare in guardia per eventuali disastri secondari. I funzionari provinciali hanno detto in una conferenza stampa che quasi 5.000 case sono state danneggiate dal terremoto nel Gansu. Migliaia di vigili del fuoco e personale di soccorso sono stati inviati nella zona del disastro e i media locali hanno riferito che 2.500 tende, 20.000 cappotti e 5.000 letti aggiuntivi sono stati inviati nel Gansu.
I media statali hanno riferito che le forniture di elettricità e acqua sono state interrotte nei villaggi intorno all’epicentro, ma che parte dell’elettricità è stata successivamente ripristinata. La CCTV ha riferito che più di 1.400 vigili del fuoco e personale di soccorso sono stati inviati nella zona del disastro, mentre altri 1.600 sono rimasti “in attesa”.
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